25 miliardi stanziati, venerdì il primo decreto. Federlavoro chiede chiarimenti sul saldo IVA

  • 11/03/2020

Fino a 25 miliardi: questa la somma deliberata per rafforzare le strutture sanitarie, la protezione civile e le forze dell'ordine, ma anche per irrobustire gli ammortizzatori sociali (cassa in deroga speciale, congedi parentali o voucher babysitter, stop ai contributi per stagionali e autonomi) e per sostenere le imprese garantendo, tra l'altro, una moratoria dei crediti da parte del sistema bancario. In attesa del decreto, persistono comunque i dubbi sull'imminente saldo IVA del 16 Marzo. Federlavoro, Federazione delle Imprese e dei Lavoratori Autonomi, chiede urgenti chiarimenti.

La prima tranche di risorse (12 miliardi) sarà utilizzata nel decreto che dovrebbe arrivare venerdì, il residuo è riservato a futuri interventi, da realizzare anche in un non meglio precisato quadro europeo. In sostanza: ad oggi le uniche norme che prevedono sospensioni di pagamenti di imposte, contributi, mutui o utenze sono state approvate solo per la ex “” del Lodigiano e di Vo’ in Veneto.

Pro futuro, si parla di sospensione dei termini di pagamento di mutui e utenze allargati al territorio intero, ma ci si attende anche un rinvio della scadenza fiscale del 16 Marzo, e quindi dei tributi che dovrebbero essere pagati a tale data (IVA, ritenute, eccetera). Ad oggi non è chiaro se possa slittare anche questa scadenza oppure resti invariata.

Gli slittamenti già definiti sono:

- slittamento dal 7 al 31 marzo 2020 il termine entro cui i sostituti d’imposta devono trasmettere la Certificazione Unica

- slittamento dal 28 febbraio al 31 marzo la scadenza entro cui gli enti terzi devono inviare i dati utili per la dichiarazione precompilata

- slittamento dal 15 aprile al 5 maggio 2020 il giorno in cui sarà disponibile per i contribuenti la dichiarazione precompilata sul portale dell’Agenzia delle entrate

- slittamento dal 23 luglio al 30 settembre 2020 la scadenza per l’invio del 730 precompilato

- slittamento dal 30 settembre al 10 ottobre il termine per comunicare al proprio datore di lavoro l’eventuale riduzione del secondo acconto Irpef dovuto.

Federlavoro, Federazione delle Imprese e dei Lavoratori Autonomi, chiede al Governo urgenti indicazioni sulla scadenza del saldo IVA. Nelle more, consiglia alle strutture territoriali di elaborare le liquidazioni IVA e inviare agli associati i modelli F24.

www.federlavoro.org



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